Dopo alcuni commenti al pezzo precedente affrontiamo la questione #Parigi senza metafore o esempi estemporanei. Ma la conclusione è la stessa: ripigliatevi. Perché o capiamo con chi abbiamo a che fare o non abbiamo capito un cazzo

Vinceranno loro/2
14 Nov 2015

È chiaro che non volevo dire che le donne musulmane sono migliori di quelle occidentali. Il mio pensiero in questo pezzo qui era una metafora per far capire che non c’è partita. Il conflitto di civiltà di cui parlo si palesa così: da questa parte ci sono relativismo (che non sempre è sinonimo di libertà), individualismo, capitalismo, consumismo. Dall’altra c’è integralismo, fede portata alle conseguenze estreme, cattiveria e senso di immanenza. Probabilmente cosa sia il senso di immanenza noi occidentali non lo sappiamo nemmeno. Probabilmente chi sta leggendo non lo capirà manco se glielo si spiega 200 volte: perché, culturalmente, è qualcosa che non ci appartiene più. Il senso di immanenza, detto terra terra, è quel sentimento che ti fa credere incondizionatamente che qualcosa prima o poi avverrà. I jihadisti dell’IS ce lo hanno. E indovinate cos’è questo qualcosa per loro? Che prima o poi Il grande Califfato sarà di nuovo realtà. Un impero musulmano che dal Medio Oriente conquisti l’Europa (c’è sempre Wikipedia, poi). A loro non importa che accada domani, dopodomani o tra due secoli, sono convinti che succederà. E lottano per questo. Il senso di immanenza è così profondo che travalica il presente, il quotidiano, è un cordone ombelicale con la Storia. Noi ce lo abbiamo? Ma fatemi il piacere. Tutto questo per dire: secondo voi tra chi a 20 anni è ancora considerato un bambino e chi a 20 anni imbraccia un fucile a pompa, chi vince? Secondo voi tra chi fa 7 figli in media e chi ne fa a malapena uno, chi vince? Secondo voi tra chi ha una fede incrollabile e chi non crede più a niente, chi vince? Un analista del Ministero della Difesa lo ha detto chiaramente: presto nel mondo ci saranno 300 milioni di musulmani in età da combattimento, cioè tra i 15 e i 29 anni. In altri tempi avrebbe significato solo una cosa: la conquista. Adesso le condizioni sono ovviamente cambiate e significherà sempre di più microcriminalità e terrorismo. Per questo ho detto: vinceranno loro. Per questo ripeto: siamo spacciati.

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Screenshot tratto dalla pagina Facebook de “Gli Stati Generali”

Voi vedete all’orizzonte un leader europeo che prenda in mano la situazione? Che sia deciso, diretto, al di là dei discorsi di circostanza che ha fatto pure Renzi? Voi vedete all’orizzonte solo un’idea dell’Europa?

E poi ci sono i buonisti, quelli che fanno i distinguo. Ma quali distinguo? Quelli che dicono “eh ma in Siria scene del genere si vedono ogni giorno” perché ora della Siria ne parlano i giornali. Gente, sveglia!. Non è solo la Siria. Qui si parla di Egitto, Libia, Algeria, Turchia, molti Paesi dell’Africa, Bosnia, Macedonia, Libano, Palestina. Sono ovunque. Anche in Europa. Solo che non ne sappiamo niente. Chi ne sa lo sta dicendo da anni, lo scrive nei libri che non abbiamo più voglia di leggere. Qualcuno, al mio pezzo precedente, ha pure commentato: “Quirico, solo perché è stato rapito…”. Domenico Quirico la prima testa mozzata l’ha vista nel 1995 in Cecenia, ha viaggiato per 30 anni dall’Iraq alla Turchia, dalla Nigeria al Nord Africa, ne volete sapere più di lui? Voi, che forse al massimo siete stati a Istanbul perché Istanbul is the new New York…

Quirico l’ho intervistato e fra qualche giorno l’intervista sarà su WNR. Ha detto: “Per loro ci sono solo la preghiera e la guerra, la preghiera e la morte, il martirio e la preghiera, non c’è altro. Un ragazzo tunisino mi ha urlato: dite che il nostro è Medioevo? Perché, forse l’uomo nel frattempo è cambiato?”.

O capiamo con chi abbiamo a che fare o non abbiamo capito un cazzo. E leggendo molti commenti al mio post precedente e molti commenti sui vari social propendo per la seconda.

@moreneria

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